03 Basilica Minore di S. Antonino e Paolo VI

Indirizzo Piazza I Maggio, 25062 Concesio BS, Italia

La chiesa parrocchiale della Pieve, oggi Basilica Minore, è stata edificato verso l’XI sec ed ampliata nel 1682. Era dedicata a Maria Assunta in cielo ma nel XII sec., per intervento di Rodolfo da Concesio, venne intitolata a S. Antonino M. di Piacenza e dal 2018 anche a San Paolo VI.
Vi sono all’interno numerose opere artistiche di pregio, ma questa Basilica è oggi ricordata e visitata perché il 30 settembre 1897 è stato battezzato il piccolo Giovanni Battista Montini e, dal 2015, è stata inaugurata una cappella a lui dedicata.
Nella navata di destra si trova l’altare di San Lorenzo con lo splendido Cristo spirante realizzato da Daniele Olmi nel 1733. Segue l’altare dell’Assunta, dove il pittore bresciano Pietro Scalvini ci ha lasciato uno degli affreschi più belli della pittura bresciana del ‘700.
Nel presbiterio campeggia il monumentale altare maggiore dalle linee architettoniche semplici ma imponenti.
Nella navata di sinistra troviamo il fonte battesimale, un’opera d’arte contemporanea realizzata da Gabriella Furlani e Francesco Landucci.

IL FONTE BATTESIMALE

In alto, nella parete di fondo, è col¬locata una lunetta da cui si irradiano sette raggi luminosi, indicanti i doni dello Spirito Santo, che scendendo vanno a confluire in un’unica luce, spezzando l’architrave e aprendo le ante di un grande portale.
Alla punta d’argento e al colore è dato scandire su queste porte il movi¬mento del vento e dell’acqua che at¬traversa la terra, appena accennata nel lembo inferiore. Al termine della sua discesa, la luce dello Spirito con¬duce al centro del pavimento, dove è scavato un ottagono, l’ottavo giorno, simbolo della Resurrezione di Cristo e completamento della Creazione. Per il pavimento, che incorpora lo stemma papale, è stato scelto lo stesso tipo di travertino utizzato per la lastra tom¬bale di Paolo VI, oggi collocata nel¬la cappella laterale, ricongiungendo simbolicamente i momenti estremi della sua esistenza terrena.
A sinistra, nella scultura di Cristallo di Landucci che funge da vetrata, fil¬trando e dando forma alla luce na¬turale, il serpente riporta al male ori¬giniale che solo il Battesimo “con lo Spirito Santo e con il fuoco” ha scon¬fitto. Una goccia di cristallo scende dal serpente, lacrima di sofferenza per il peccato nel mondo. Le spire del serpente ritornano nella base del cero pasquale, anch’esso decorato in cristallo secondo l’antica simbologia della tradizione cristiana. All’ingresso della cappella battesimale è stata collocata una splendida icona devo¬zionale scritta e donata dall’icono¬grafo bresciano Carlo Richiedei.  

CAPPELLA DI S. PAOLO VI

Realizzata nell’Anno 2015, la cappella è dedicata a San Paolo VI. Al centro vi è posta una splendida tela raffigurante il Pontefice concesiano, opera dell’autore cremasco Luciano Perolini, che lo ritrae a braccia spalancate, come a voler abbracciare il mondo intero (l’immagine è stata  tratta da una fotografia del Pontefice nel suo viaggio in Colombia ed è stata usata come icona della beatificazione). Dello stesso autore vi sono anche altre tre tele  che ricordano momenti storici del pontificato montiniano: l’incontro con il patriarca Atenagora a Gerusalemme nel 1964, la visita alla sede delle Nazioni Unite, a New York, nel 1965, l’incontro con S. Teresa di Calcutta. Ai lati dell’altare è collocata  una teca con gli abiti di Montini (la talare bianca, il mantello rosso e le scarpe). Fra gli altri oggetti importanti esposti nella cappella si trovano: un busto in bronzo, opera dell’artista Enrico Manfrini, un calice e patena donati dai padri sinodali al termine del primo Sinodo dei vescovi convocato da Paolo VI e la copia dell’atto di battesimo. L’altare ha un ricco paliotto, a motivi floreali e reca al centro l'immagine di S. Caterina d’Alessandria con l'attributo tradizionale della ruota; anticamente questa cappella era a lei dedicata.
Ai piedi dell’altare è stata collocata, il 19 aprile 2015, la lastra tombale - dono di Papa Francesco - che precedentemente copriva la tomba di Paolo VI nelle Grotte Vaticane.
Accanto alla cappella dedicata a S. Paolo VI, è stata collocata un’icona devozionale, realizzata dall’iconografo bresciano Carlo Richiedei,  evocatrice dello spirito ecumenico di Paolo VI.